Napoli, 09 Dicembre 2025 – Next Geosolutions, tra i gruppi leader a livello internazionale nel campo delle geoscienze marine e dei servizi di supporto alle costruzioni offshore principalmente nel settore energetico quotata sul mercato Euronext Growth Milan, il 10 dicembre 2025 organizza un evento unico, che non solo celebra l’imminente arrivo delle festività natalizie, ma che valorizza il ruolo fondamentale della collaborazione tra mondo accademico, ricerca scientifica e industria.
Un’occasione, a quasi due anni dalla quotazione in Borsa, per evidenziare come questa sinergia sia un motore imprescindibile di progresso, benessere e sviluppo per la blue economy, divenuta ormai uno dei pilastri strategici per uno sviluppo sostenibile capace di generare importanti e positive ricadute anche sul territorio locale. Parliamo di un settore in rapida crescita, che comprende tutte le attività legate agli oceani e ai mari – dall’energia rinnovabile offshore alla ricerca ambientale, dal monitoraggio degli ecosistemi marini alla sicurezza delle infrastrutture sottomarine. Una filiera che genera valore economico, crea occupazione qualificata e contribuisce concretamente alla tutela degli habitat marini, favorendo la transizione verso modelli industriali più responsabili.
Interverranno come relatori nel corso della serata:
– Roberto Bassi, Presidente del Museo Darwin – Dohrn
– Giorgio Budillon, Prorettore dell’Università Parthenope
– Marco Ferretti, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università Parthenope
– Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, Responsabile progetto PNRR Marine Ecosystem Restoration (MER)
– Attilio Ievoli, Presidente NextGeo e CEO Marnavi
– Giovanni Ranieri, CEO NextGeo
– Giuseppe Maffia, CFO NextGeo
– Alessandro Buffa, CEO Rana Subsea
A moderare il dibattito Mariasole Bianco, scienziata esperta di conservazione dell’ambiente marino e divulgatrice naturalistica, co-fondatrice e Presidente di Worldrise, un’organizzazione non profit che da oltre un decennio agisce per la conservazione efficace dei mari italiani. Autrice e conduttrice di documentari per Rai3, ha insegnato all’Università di Genova, è riconosciuta tra le donne italiane più influenti da Forbes, Il Sole 24 ORE e La Repubblica ha conseguito importanti premi per il suo impegno nella conservazione dell’ambiente marino e per l’impatto positivo generato dal suo lavoro.
Una location d’eccellenza: il Museo Darwin-Dohrn
La serata si svolgerà nel prestigioso Museo Darwin-Dohrn, simbolo della storia scientifica di Napoli e della lunga tradizione di ricerca marina della città. Il museo nasce dall’eredità della Stazione Zoologica Anton Dohrn, fondata nel 1872 proprio dal biologo e filosofo Anton Dohrn, sostenitore delle teorie evolutive di Charles Darwin. La struttura, una delle più antiche istituzioni di ricerca marine al mondo, è stata concepita come un centro internazionale aperto, interdisciplinare e innovativo, capace di unire scienza, cultura e divulgazione.
Il Museo Darwin-Dohrn conserva reperti storici, strumenti scientifici, modelli naturalistici e collezioni che raccontano oltre 150 anni di studi sugli organismi marini, sull’evoluzione e sugli ecosistemi del Mediterraneo. Percorsi immersivi, ricostruzioni ambientali e teche storiche accompagnano i visitatori in un viaggio nella biodiversità e nei fondamenti della biologia evoluzionistica.
La location, situata nella storica Villa Comunale, rappresenta oggi un polo culturale unico nel panorama europeo: un luogo dove passato e futuro della scienza dialogano con eleganza ed esclusività e inclusività.
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Università e ricerca: un asse strategico per la crescita del territorio
NextGeo conferma il proprio impegno nei confronti del mondo accademico, ritenendolo parte integrante del proprio percorso di crescita.
In questo contesto di sinergia tra ricerca e industria, si inserisce l’attività di eGUARDIAN, startup innovativa, realizzata in collaboarzione con l’Uinversità Parthenope, focalizzata sulla Blue Economy sostenibile. Nata con la missione di conoscere e proteggere l’ambiente costiero, eGUARDIAN unisce tecnologie avanzate e competenze di alto livello per affrontare le sfide ambientali più urgenti, sviluppando soluzioni di consulenza, monitoraggio e formazione per la salute delle coste. La startup si concentra sull’acquisizione e analisi di dati ambientali in ambito marino-costiero, utilizzando tecnologie come droni marini a guida remota (USV), piattaforme robotiche autonome, sensoristica embedded e Big Data Analytics. Collaborando con enti pubblici, privati e ONG, eGUARDIAN contribuisce a promuovere l’equilibrio degli ecosistemi marini e a sensibilizzare all’uso sostenibile delle risorse in aree cruciali, come le zone costiere. La startup è stata creata anche con la finalità di offrire ai professionisti locali nuove opportunità di occupazione, una conferma tangibile del momento di forte fermento che sta vivendo il settore e delle importanti ricadute economiche annoverabili sul territorio.
Giorgio Budillon, Prorettore dell’Università Parthenope ha così commentato: “L’Università Parthenope di Napoli e Next Geosolutions condividono un forte legame nel campo delle scienze del mare e dell’osservazione della Terra. L’ateneo, da sempre impegnato nella ricerca su ambiente marino, cambiamenti climatici e tecnologie applicate alla geofisica, trova in Next Geosolutions un partner naturale grazie alla sua esperienza nelle indagini geofisiche offshore e nei servizi avanzati di geo-engineering. La collaborazione tra le due realtà favorisce lo sviluppo di competenze tecniche, progetti congiunti e opportunità di formazione per giovani ricercatori, contribuendo a creare un ponte efficace tra ricerca accademica e applicazioni industriali nel settore marino e ambientale”.
Marco Ferretti, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università Parthenope ha aggiunto: “Next Geosolutions ha svolto un ruolo strategico nella costruzione dell’ecosistema del mare a Napoli, contribuendo a consolidare un modello di sviluppo fondato su innovazione, sostenibilità e collaborazione territoriale. Il rapporto costante e strutturato con l’Università ha permesso di valorizzare il capitale umano e scientifico del nostro territorio, trasformandolo in motore di crescita e competitività. Allo stesso tempo, attraverso le challenge rivolte alle start-up campane, l’azienda ha saputo stimolare nuovo protagonismo imprenditoriale, favorendo la nascita di soluzioni ad alto valore aggiunto e rafforzando la capacità del sistema locale di competere su scala nazionale e internazionale”.
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Impegno per la tutela e il ripristino degli ecosistemi marini italiani: il Progetto PNRR MER di ISPRA
Nel corso della serata si parlerà inoltre del Progetto PNRR Marine Ecosystem Restoration (MER), il più importante programma nazionale dedicato allo studio, alla protezione e al ripristino degli habitat marini, attuato da ISPRA e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con 400 milioni di euro (Missione 2, Investimento 3.5).
Il progetto comprende interventi strutturali per la mappatura e la caratterizzazione degli ecosistemi marini e costieri, il ripristino degli habitat vulnerabili – tra cui praterie di Posidonia oceanica, habitat coralligeni e foreste di Cystoseira – e la ricostruzione dei banchi di ostrica piatta europea in cinque regioni dell’Adriatico. Parallelamente, sono previste attività di monitoraggio avanzato, la mappatura di 79 monti sottomarini, il potenziamento delle reti nazionali di osservazione, il recupero di attrezzi da pesca abbandonati e l’acquisizione di una nuova unità navale maggiore per il monitoraggio e la ricerca oceanografica.
Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, Responsabile progetto PNRR Marine Ecosystem Restoration (MER) ha affermato: “Il progetto MER contribuisce in modo essenziale all’incremento della conoscenza degli ecosistemi marini mediterranei, in particolare gli habitat profondi, e all’inversione del trend del degrado in atto aprendo nuove opportunità di sviluppo per la blue economy che gioca un ruolo cruciale per il nostro Paese”.
All’interno di questo programma strategico, NextGeo è impegnata nelle attività di mappatura degli habitat marini profondi, contribuendo con tecnologie e competenze specialistiche quali indagini geofisiche Multibeam e Sub Bottom Profiler, operazioni con ROV, misure CTD e correntometriche, oltre a servizi avanzati di elaborazione e interpretazione dei dati. Le attività vengono svolte tramite due unità navali dedicate, operative nei mari italiani tra i 150 e i 2.000 metri di profondità e su una superficie di oltre 9.000 km², con l’obiettivo di produrre una conoscenza dettagliata delle caratteristiche biologiche, fisiche e geologiche degli habitat profondi.
Questa componente del programma, in linea con gli obiettivi generali del MER, si concluderà nel 2026 e contribuirà in modo decisivo alla definizione di nuove strategie di tutela e conservazione della biodiversità marina.
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Innovazione, visione e tecnologie autonome: il ruolo di NextGeo nella nuova Blue Economy
L’innovazione rappresenta da sempre il cuore pulsante di NextGeo e uno dei pilastri della sua strategia industriale. In un contesto globale in cui la blue economy è chiamata a sostenere la transizione energetica, la tutela degli ecosistemi marini e lo sviluppo di infrastrutture strategiche per il futuro, l’azienda investe in modo crescente in Ricerca & Sviluppo, nella formazione di competenze specialistiche e nella collaborazione con università, centri di ricerca e partner industriali di livello internazionale. Il Dipartimento interno di R&D lavora per integrare nuove tecnologie – dall’intelligenza artificiale alla robotica marina, fino ai sistemi di monitoraggio avanzati – con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza delle operazioni in mare, ridurre l’impatto ambientale e potenziare la capacità di raccogliere, interpretare e valorizzare dati complessi. Tra le partnership più rilevanti figura l’accordo siglato recentemente con Fincantieri, tramite la controllata IDS, per lo sviluppo di Unmanned Surface Vehicles (USV) e tecnologie autonome per il settore offshore. Il protocollo d’intesa punta a far evolvere il progetto SAND (Surface Advanced Naval Drone) e a progettare nuove piattaforme unmanned ad alta efficienza per attività di monitoraggio, ispezione e controllo delle infrastrutture energetiche in mare aperto. L’iniziativa, che unisce la competenza ingegneristica di Fincantieri e l’esperienza operativa di NextGeo nelle indagini marine, mira ad aumentare sicurezza, autonomia e sostenibilità delle operazioni marittime, aprendo a soluzioni che integrano USV e unità navali tradizionali per missioni ad alta complessità.
La visione strategica di NextGeo pone l’accento anche sull’integrazione di ROV e altri sistemi unmanned, fondamentali per ridurre i rischi, migliorare la precisione delle indagini e limitare l’impatto ambientale.
Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo ha così commentato: “La collaborazione tra scienza, industria e istituzioni accademiche rappresenta oggi il vero catalizzatore dell’innovazione. NextGeo nasce e cresce dentro questo ecosistema: crediamo che la contaminazione del sapere, l’apertura alla ricerca avanzata e l’investimento nelle tecnologie autonome, dai sistemi unmanned alle piattaforme di intelligenza artificiale, siano la chiave per costruire soluzioni sostenibili e competitive nel lungo periodo. Il nostro impegno nell’R&D e partnership strategiche come quella con Fincantieri testimoniano la volontà di guardare oltre, sviluppando strumenti che rendano le operazioni offshore più sicure, efficienti e rispettose dell’ambiente. Questo Xmas Party è per noi un’occasione speciale per celebrare non solo un percorso di crescita, ma anche le persone, le competenze e le collaborazioni che stanno contribuendo a plasmare un nuovo futuro per l’economia del mare”.


